Quello che non ti hanno mai detto sui rischi della corsa.

Ti sei mai chiesto come vieni influenzato dalla parola “quanto” correre?
E “quanto” pesa nelle tue decisioni di runner?
Ho pensato di approfondire gli aspetti della “decisione” nei runner perché è spesso responsabile di grandi successi come di grandi insuccessi.

In più avrai 5 consigli utili per correre più libero e leggero che mai da qualsiasi numero e risultato.
Quanti chilometri ho corso?
Quanto tempo a chilometro?
Quante calorie ho bruciato?

Di sicuro il corpo è in grado di sapere molte cose sul quanto abbiamo corso, che velocità abbiamo mantenuto e soprattutto quante energie abbiamo consumato e quante ne dobbiamo recuperare.
Sa come usarli se non viene disturbato da strane idee, obiettivi e traguardi che sono sempre più esasperati.
Il corpo non li calcola come si fa usualmente con la calcolatrice.
Pertanto non sempre siamo in grado di averli chiari e a disposizione, come sul telefonino o addirittura sull’orologio.
Madre Natura non conosce la matematica eppure sa far tornare molto bene i conti.

Per esempio quando si cuoce la pasta non si pesa il sale da mettere nell’acqua, sia che si cuoce la pasta per due persone, per cinque o più, addirittura possiamo sapere il punto di cottura senza il timer, perché?
Perché quando facciamo qualcosa che conosciamo molto bene lo possiamo fare anche senza concentrarci in quello che facciamo, e la mente calcola magicamente.
Anche nel correre possiamo sviluppare la stessa capacità, il problema è saper arrivare a correre bene in automatico così come cucinare.
Questo può avvenire più spesso di quanto pensiamo. Il nostro corpo conosce, sa il come, il dove, il quanto, il quale, addirittura il perché senza aver studiato o sentito dire.
Dove sono esattamente queste competenze, chi le attiva, chi le disattiva non è ancora ben chiaro. Di certo l’intuito, la percezione esistono e sono presenti in noi.
Importante che ognuno possa ritrovare queste capacità e farne uso.
Per aiutare il tuo corpo a raggiungere queste capacità è bene che tu sia concentrato su di te.
Esatto: pensa solo a te stesso, non far entrare nella tua mente pensieri che non ti appartengono in quel momento, questo ti distoglie dal sentire le sensazioni che ti invia il corpo.
Se pensi a quello che ti ha fatto stranire al lavoro mentre cucini, la probabilità di scuocere la pasta è superiore a quando sei concentrato sul sapore del piatto di pasta che ti stai per gustare.
Concentrati in quello che fai, questo vale in molti casi, per riuscire a essere concentrati è indispensabile decidere di programmare le cose che vogliamo fare e il tempo che necessitano. Il caos, il tempo rosicchiato non sono sufficienti in genere per arrivare a essere concentrati in se stessi.

Quindi è opportuno aver deciso cosa vuoi fare e cosa pensi mentre lo fai.

Questo ti tiene concentrato su di te, e può servire a sentire, capire, correggere quello che fai, a tal punto da poterti far cambiare anche idea. Nella corsa, come nella vita, la possibilità di decidere come cambiare decisione ci può aiutare a raggiungere mete e obiettivi. Se la parola “quanto” ti ha reso schiavo, vuol dire che dipendi da quanti chilometri hai corso, quanto tempo hai impiegato e quante calorie hai bruciato. Per questo motivo spesso cerchi di fare sempre di più, questo ti porterà al rischio traumi e dolori. Il “quanto” riferito al solo correre di più non sempre è di aiuto, può essere fuorviante se non siamo in grado di abbinarlo a quello di cui il nostro corpo ha bisogno e ci comunica in quel preciso momento.

In particolare nella corsa, non puoi avere la mente fra le nuvole, soprattutto se non conosci te stesso, puoi perderti nel sogno di diventare campione del mondo o ultra fico e non sentire la fatica, a tal punto da strapparti un muscolo.
Spesso capita così, l’ho verificato nel mio lavoro.
Questo è il motivo per cui scrivo questo articolo, per non farti ingannare dai pensieri che ti distraggono dal momento che vivi. Nei programmi di allenamento per runner, ho avuto modo di valutare e ho anche testato di persona che si parla molto poco di energie a disposizione per la corsa, come utilizzarle e soprattutto il tempo e la modalità che servono per recuperarle.

Quanto tempo dedichi al recupero?

Nel singolo allenamento, come nella settimana e nel mese?
La corsa, quando è legata al solo “quanto”, è rischiosa. Correre non è quanto.
Non affidatevi solo al telefono, al conta passi, all’orologio magico, solo tu puoi sapere cosa, come, quanto!
Il tuo corpo sa cosa gli occorre!

Allora cosa devo fare per andare a correre?
Come mi devo comportare?
Quanto devo correre?

Le 3 domande che mi farei prima di correre sono:
-ho programmato lo spazio giusto per allenarmi e per poi recuperare almeno una
parte delle energie perse nella corsa?
-quante energie ho oggi? sono sufficienti per rispettare il programma o è bene
ridurre o addirittura cambiare programma?
-quanto tempo deve passare prima che recuperi le energie per un’altra seduta di
allenamento?

Devi sapere che non tutti i giorni sono uguali e di certo non sono sempre in linea con i programmi di allenamento che hai deciso di seguire.
Per questo motivo è bene che tu impari a predisporre i tempi di recupero nelle sedute di allenamento così come nella settimana e mese di lavoro. Inoltre, capire quando cambiare i carichi di lavoro, così da evitare di sforzare il corpo quando non ha energie a sufficienza. Per finire valuta cosa ti rende più energico e cosa ti impoverisce di energie, perché anche piccole cose come il mangiare o il riposare influenzano il tuo stato energetico.

5 aspetti da valutare “quanto” li conosci e “quanto” li rispetti nella corsa e non solo:

Quanto ti senti pesante?
Per sapere se il tuo corpo è in difficoltà la sensazione pesante – leggero può essere d’aiuto.
Ricerca la leggerezza nella corsa, se ti accorgi di diventare pesante strada facendo non ti vergognare di camminare o addirittura di riposarti.

Quanto sei rigido nel muovere il corpo?
L’elasticità è la caratteristica fondamentale del corpo in movimento. Se ti accorgi che stai perdendo l’elasticità preoccupati di recuperarla. Spesso una causa sottovalutata è il troppo lavoro fisico, quindi riposati e bene. Oppure hai il corpo non in equilibrio e quindi cerca di capire come recuperarlo. In questa fase potrebbe essere necessario l’aiuto dello specialista del movimento.
Lo stretching lo prenderemo in considerazione in un futuro articolo.

Quanto ti senti energico?
Energia e attività fisica sono in stretta relazione, è inutile prendere bustine e integratori, il giusto ritmo di vita è indispensabile per mantenere nel tempo una buona qualità di allenamento e vita.

Quanto tempo dedichi a riequilibrare il tuo corpo?
Se non ti accontenti dei soliti esercizi e programmi di lavoro per runner o similari, nel prossimo articolo ti aiuterò con consigli davvero originali e efficaci.

Quanto ti diverti nel correre?
Ricordi il piacere del gioco, quello del semplice gusto di riuscire nel fare qualcosa tra amici.
Ti viene da ridere mentre corri, il tuo viso che espressione ha mentre sudi correndo?
Che non sia solo fatica, che sia anche piacere, divertimento e gioco puro senza aspettativa alcuna.
Nel prossimo articolo tratteremo il come si corre.
Non esitare, domanda, scrivi, se hai dubbi o altro.

Farà bene tutto questo correre?
Visto che si va sempre di corsa?

Questo articolo fa parte di una serie dedicata alla corsa. Gli altri li trovi qui e qui.

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